Deterioramento della funzione renale indotto dai fibrati


I fibrati sono farmaci ampiamente utilizzati nel trattamento dei pazienti con iperlipidemia. Il deterioramento della funzione renale non è un effetto indesiderato molto noto dei derivati dell’Acido Fibrico.

Ricercatori spagnoli nell’arco di 26 mesi hanno identificato 13 pazienti con insufficienza renale acuta associata ai fibrati.

Tra i 13 pazienti ( 8 maschi / 5 femmine ), con età media 65.5 anni, 10 avevano ricevuto il Fenofibrato ( Lipofene ), 1 il Bezafibrato ( Bezalip ) e 2 Gemfibrozil ( Lopid ).

Sei soggetti presentavano una normale funzione renale e i rimanenti 7 avevano insufficienza renale cronica.

L’aumento del valore della creatininemia è stato superiore del 74%.

L’insufficienza renale cronica è risultata reversibile in 9 pazienti ( gruppo 1 ), ma gli altri 4 non hanno recuperato la loro precedente funzione renale ( gruppo 2 ).

Il valore medio di creatininemia prima del trattamento con fibrati era pari a 1.33 mg/dl ( clearance della creatinina: 63.2 ml/min ) e il più alto valore medio di creatinina durante il trattamento è stato 2.22 mg/dl ( clearance della creatinina: 37.3 ml/min ).

Il tempo medio fino alla diagnosi di insufficienza renale acuta è stato di 6.7 mesi e il ripristino della funzione renale è stato ritardato in media di 3.8 mesi dopo interruzione del trattamento con fibrati.

I pazienti nel gruppo 2 avevano più alti livelli di creatininemia e una maggiore durata del trattamento con fibrati, rispetto ai pazienti nel gruppo 1.

I valori di CPK ( creatinfosfochinasi ) sono risultati normali in tutti i casi.

La biopsia renale è stata eseguita in 2 pazienti, ma nessuna significativa lesione è stata individuata.

In conclusione, il trattamento con fibrato può ridurre un’insufficienza renale acuta. Un terzo circa dei pazienti esaminati non ha presentato ripristino della propria funzione renale.
I pazienti con insufficienza renale cronica, che iniziano il trattamento con fibrati, devono essere sottoposti a monitoraggio della funzione renale. ( Xagena2009 )

Polanco N et al, Nefrologia 2009; 29: 208-213


Cardio2009 Farma2009 Nefro2009


Indietro

Altri articoli

Vi è incertezza sull’uso degli anticoagulanti orali diretti ( DOAC ) nei pazienti con disfunzione renale. Utilizzando il database COMBINE AF...


La malattia renale cronica ad esordio infantile è una condizione progressiva che può avere un effetto importante sull'aspettativa e sulla...


Le precedenti linee guida dell'OMS ( Organizzazione Mondiale della Sanità ) sulla profilassi pre-esposizione ( PrEP ) orale a base...


L'effetto dei glucocorticoidi sui principali esiti renali e sugli eventi avversi nella nefropatia da IgA è incerto. Sono stati valutati...


La malattia renale cronica ( CKD ) è un fattore di rischio per il declino cognitivo, ma l'evidenza è limitata...


La malattia renale allo stadio terminale è associata a un alto rischio di eventi cardiovascolari. Non è noto, tuttavia, se...


I regimi diuretici efficaci che utilizzano i diuretici dell'ansa nei pazienti con insufficienza cardiaca acuta scompensata sono spesso limitati dallo...


Le precedenti linee guida dell'OMS ( Organizzazione Mondiale della Sanità ) sulla profilassi pre-esposizione ( PrEP ) orale a base...


Nello studio EMPEROR-Reduced ( Empagliflozin Outcome Trial in Patients With Chronic Heart Failure With Reduced Ejection Fraction ), Empagliflozin (...


Molti pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ) hanno una malattia renale cronica che complica...